Carissimi Soci de Consorzio di Colle Romito,
È davvero sgradevole e ci addolora tantissimo, registrare però, che quando per la verità assai raramente, il Consorzio si vede contestare una delle sue più importanti realizzazioni tese alla sicurezza delle persone, animali e cose, quali ad esempio la sentenza del TAR del Lazio riferita alla regolarità della realizzazione degli attraversamenti pedonali rialzati (confusi dal TAR con i dossi in gomma), assistiamo allo scatenarsi sui social dei disfattisti e nemici giurati del Consorzio, come se avessero vinto alla lotteria!
VERGOGNA!!!
I disfattisti citati si sono caratterizzati per contestare e denunciare alla magistratura ogni iniziativa del Consorzio: il disconoscimento capzioso della sua costituzione, la realizzazione dei cinque Parchi, degli interventi nella zona di espansione statutariamente prevista (EDILCOLLE), i Sensi Unici, La Guardiania e il monitoraggio notturno delle nostre abitazioni, la manutenzione delle strade, delle fontanelle, della messa a norma dell’Impianto di Illuminazione che ci ha fatto risparmiare centinaia di miglia di euro, delle piazzole per il raggruppamento temporaneo della potature e sfalcio dei prati, dei dossi in gomma e anche degli attraversamenti pedonali rialzati.
Questa la verità dei fatti.
A) IL PROGETTO degli “attraversamenti pedonali rialzati” da non confondere con i dossi rallentatori di velocità in gomma o cemento, fu redatto, corredato di norme native direttamente dalle linee guida del Ministero infrastrutture e trasporti, che per strade ove si statuiva private (consortili) con limite di velocità di 30 km/h l’altezza consentita era di 15 cm. Il fatto che le strade consortili sono private è stabilito anche dalla sentenza del Tribunale di Velletri vinta dal Consorzio: la
cosiddetta “LAMBERTI +19”, e condannati a liquidarci circa ventimila euro.
B) il progetto approvato che è visionabile presso il Consorzio fu approvato con regolare DIA dal dirigente del Comune di Ardea arch. Claudio Sciacchitano, dal Comandante della Polizia locale dott.Sciaudone e con i complimenti dell’allora responsabili della viabilità della Polizia locale tenente
ALDO Secci.
C) La ditta vincitrice dell’appalto, “La ALBARELLI COSTRUZIONI”, dopo aver eseguito i lavori, per inadempienze nella loro realizzazione e conformazione: alcuni superavano i 15 cm e la parte piana evidenziava viceversa una gobba, fu immediatamente contestata e messa in mora e per questo non saldata, avendo riscosso solo un acconto.
D) I Problemi sono scaturiti da alcuni errori commessi dal geometra nella presentazione del progetto ove si proferisce alternativamente di dossi rallentatori e di attraversamenti pedonali rialzati e non di soli attraversamenti pedonali rialzati, (vedasi gli attraversamenti pedonali rialzati realizzati dal Comune di Ardea in varie località dello stesso.)
Avremmo potuto livellare la gobba dei dossi realizzati, visto che gli stessi non sono stati  saldati alla ditta, ma la denuncia a realizzazione effettuata dai soliti disfattisti ce lo ha impedito per ovvie ragioni: Gli Attraversamenti pedonali rialzati erano ormai “sub judice”.
Le sentenze, tutte le Sentenze si applicano e non si discutono, ma si possono appellare, nel nostro caso al Consiglio di Stato, anche se nel caso specifico essendo la stessa stata discussa nella forma assurda dopo dieci anni in modalità “smaltimento dell’arretrato” senza la presenza del ns. legale difensore cioè ”inaudita altera parte”, e può quindi essere invalidata.
Con i colleghi degli organi consortili e con il nostro Legale stiamo valutando modi e forme per far valere le ns. ragioni, però, già in passato abbiamo immediatamente provveduto ad abbassare l’altezza di alcuni attraversamenti pedonali rialzati portandoli sotto i 15 cm di altezza.
Contemporaneamente però, stiamo in contatto con il dirigente del Comune utilizzando i fondi non corrisposti alla ditta “ALBARELLI COSTRUZIONI” per concordare come rispettare la sentenza, rimetterli in pristino e chiarire che essi non sono configurati e realizzati come “dossi rallentatori di velocita” ma, “ATTRAVERSAMENTI PEDONALI RIALZATI”, e soddisfare la moltitudine di Vostre richieste di realizzarne di altri nel pieno rispetto della normativa e la legislazione prevista in materia.
Ciò detto però, è bene per fare il punto della situazione nei rapporti tra il Consorzio ed il Comune di Ardea, considerando che centinaia di Voi per l’evolversi delle residenze non sono a conoscenza, anche per contribuire al superamento di polemiche assurde, controproducenti, e autolesioniste, ci corre l’obbligo di fare chiarezza e mettervi a conoscenza degli sviluppi che si sono succeduti dalla sua costituzione nel 1976 alla data odierna.

Vi dovrebbe essere noto e chiaro e comunque lo ribadiamo, che tutte opere infrastrutturali quali le strade, i vicoli, l’impianto di illuminazione, tutti i Parchi, compresi quelli degli Aironi e le Pleiadi, le Pinete etc., sono state realizzate a nostre spese. Per l’impianto di illuminazione il Comune di Ardea vi ha
contribuito nel 1993 con oltre trecento milioni. Per chiarezza anche l’impianto di illuminazione della zona di espansione realizzato dalla “Edilcolle” e “la Siria” non appena da questi realizzato, lo abbiamo immediatamente efficientato con armature nuove a LED come prevedono le norme della Comunità Europea e preso in carico anche le spese relative ai consumi energetici.
A nostre spese ovvero in collaborazione con il costruttore abbiamo anche realizzato la toponomastica i numeri civici, ed effettuato la manutenzione ordinaria e straordinaria dei Parchi e delle alberature.
Ebbene, i rapporti Comune/Consorzio sono stati sempre improntati alla massima collaborazione e nel rispetto della Legge e delle norme che regolano i rapporti tra Enti Locali e “Consorzi Stradali Obbligatori” fintantoché, a partire dal 1996, a seguito di continue crisi politiche e conseguente nomina di
Commissari Prefettizi a surroga dei Sindaci sfiduciati, questi si sono interrotti, ed il Comune aveva accumulato oltre settecento mila euro di debito nei nostri confronti.
A partire dal mese di luglio 2004 fino al giugno 2012, insediatosi a Sindaco il prof. Carlo Eufemi, sono finalmente ripresi rapporti fruttuosi e costruttivi tra il Comune e il nostro Consorzio, che hanno portato alla realizzazione a spese del Comune della rete fognante e gettato le basi per quella idrica e il metanodotto.
Contemporaneamente, dopo un incontro promosso presso il Commissario di Governo Prefetto di Roma e Provincia dott. Giuseppe Pecoraro, fu realizzata una nuova Convenzione che regolasse i rapporti Comune/Consorzio nel rispetto della legislazione vigente in riferimento ai consorzi stradali obbligatori come
i nostro le seguenti somme liquidateci dal Comune di Ardea: nel 1995 euro 206.582,76 – nel 1997 euro 2.817,21 una tantum – nel 2011 15.000,00 – nel 2012 45.620,00 – nel 2013 46.500,00 – nel 2014 46.500.00 e il ritiro e smaltimento a spese del Comune (L’IGIENE URBANA) di quattro scarrabili di potature e sfalcio
dei prati prodotti dai Soci e dal Consorzio, con un risparmio di circa sessantamila euro annui, che aggiunti ai 45.000,000 (quaratacinquemila), portavano il contributo del Comune al Consorzio ad oltre 110.000,00 euro l’anno.
Nel 2015, 38.795,94: la differenza tra i 46.500,00 e i 38.795,94 ci è stata sottratta dal Comune grazie all’inaudito intervento dell’allora tecnico comunale Luigi Centore per aver bloccato il ritiro delle potature da parte della L’IGIENE URBANA e per averci addebitato il costo di un solo scarrabile di potature. Per
questo inaudito gesto aspettiamo ancora il pronunciamento del Comune e della Magistratura.
Costui, e lo ha confessato anche negli uffici del Consorzio, ha interagito con la sparuta quanto perniciosa costituita piccola frangia di detrattori e disfattisti, che avendo perso ripetutamente le elezioni consortili, avevano costituto un sedicente comitato di quartiere, che mirava alla dissoluzione del Consorzio per sostituirsi ad esso. Operazione però clamorosamente fallita!
Costoro hanno trovato una sponda con la parte peggiore insediatasi nella dirigenza del Comune, che portò alla interruzione del ritiro e smaltimento a spese della “L’IGIENE URBANA” dei quattro scarrabili di potature e sfalcio dei prati prodotti dai Soci e dal Consorzio, e all’accumularsi di un sensibile ritardo anche nella liquidazione dei 45.000,000 (quaratacinquemila) euro annui convenzionati. Ovviamente, tutte queste loro azioni ci hanno costretto a difenderci e abbiamo vinto tutte le Cause relative alla vigenza del Consorzio compresa l’ultima relativa ai vari ricorsi del Comune, che dopo aver dichiarato “IL DISSESTO FINANZIARIO” ha interrotto la liquidazione del contributo comunale dovutoci per legge ripristinato sotto la Consigliatura del prof. Carlo Eufemi, che si è dichiarato disponibilissimo a testimoniare a nostro favore sia innanzi al Tribunale di Velletri che alla Commissione Tributaria.
Con i più cordiali saluti
per il Consorzio di Colle Romito
il Presidente Catini