PROGETTO SICUREZZA
Gentili Soci,
Fin dall’assemblea generale dei soci del 2011 si è sentito il bisogno di risolvere il problema DEL CONTROLLO DEGLI ACCESSI e della sicurezza personale dei Soci e dei nostri villini. Tale problematica cresceva esponenzialmente in virtù del fatto che il territorio veniva lasciato dalle autorità preposte, anche la crisi e per le varie “spending review “, alla mercé di malintenzionati che realizzavano nel consorzio mediamente venti furti mensili oltre che scaricandoci rifiuti di ogni genere.
Abbiamo prima realizzato gli attraversamenti pedonali rialzati (DOSSI), poi istituito i sensi unici con lo scopo di rendere più sicura e ordinata la viabilità, ma anche di limitare i varchi considerandone uno solo in entrata ed uno in uscita.
Poi, nell’Assemblea Generale del 2014, il Presidente del Consiglio Comunale, Massimiliano Giordani, intervenuto a nome del Comune, socio con 200.000 milionesimi, dichiarò pubblicamente che raggiungendo tra i soci del Consorzio adesioni in numero pari a 1500 unità abitative, con riferimento alla legislazione riferita all’autodeterminazione territoriale (il Consorzio pur essendo un consorzio di strade vicinali private ma aperto al pubblico transito), poteva dotarsi per la sicurezza territoriale, anche di sbarre all’entrata e all’uscita atte a riconoscere chi accede al Consorzio, identificare gli estranei,  garantendo l’accesso ai Soci e ai loro parenti o ospiti e comunque a tutti gli aventi diritto.
Contestualmente abbiamo chiuso l’accesso su vicolo Auriga installandoci un cancello dotato di telecomando, abbiamo recintato, in accordo e a spese della società Edilcolle, gli accessi su via della Caffarella ed il bosco di Buglione e dato inizio alla sperimentazione di un servizio di guardiania h24 all’ingresso su via Castore e Polluce limitata nel tempo e senza le sbarre citate previste nella configurazione definitiva, in attesa che il Comune ci autorizzasse a installarle.
Nel periodo a cavallo del 2015/2016 dopo avere indetto una gara invitando alcune ditte di sorveglianza e vagliate le offerte nel C.d.A. del 16 gennaio 2016, affidammo alla ditta che aveva presentato la migliore offerta per costi e qualità del servizio (al costo di Euro sei mensili) per i Soci che vi avessero aderito: il servizio di che trattasi è sottoposto all’art. 9 dello Statuto riferito alle opere non statutarie e quindi VOLONTARIE.
Il Contratto prevede espressamente quanto segue:
  1. Controllo 24 ore su 24 degli ingressi e respingere, dopo averli ispezionati, i camioncini chiusi che entrano carichi di materiali tipo ingombranti e materiali di risulta di ogni tipo che possono scaricare nel consorzio;
  2. Nelle ore notturne fermare e ispezionare anche le autovetture sospette e se il caso chiamare i Carabinieri;
  3. Nelle ore notturne affiancare alla guardiania all’ingresso una vettura della ditta deve girare nel consorzio monitorando tutti gli eventi sospetti e di eventuale degrado del territorio e segnalarli all’autorità competente;
  4. Posizionamento di un casotto provvisto di servizi igienici donato privatamente, dotato di un telefono atto a ricevere chiamate dai consorziati che avvisano problematiche inerenti alla sicurezza sia per loro che per i loro vicini, atto ad accentrare le varie attività inerenti la sicurezza, posizionandoci il server delle telecamere posizionate per la videosorveglianza, in grado di riconoscere automaticamente le targhe delle vetture in ingresso oltre che naturalmente a rendere più confortevole il luogo di lavoro.
Purtroppo, dopo innumerevoli segnalazioni di Soci che denunciavano lo scarsissimo rispetto delle regole di cui all’appalto ed a seguito di uno sciopero assurdo non nei confronti della società che non li aveva ne’ formati ne’ probabilmente impegnati al rispetto dei compiti previsti nell’appalto, ma contro il Consorzio (che non aveva altra colpa se non quella di non avere incassato alcune somme appunto, perché i soci che avevano aderito non erano soddisfatti del servizio e quindi in ritardo di circa quattro rate mensili nei confronti della Chimaera), dando vita per quattro giorni a manifestazioni violente e distribuzioni di volantini infamanti, siamo stati costretti a disdettare l’appalto alla società Chimaera, affidandolo temporaneamente ad altra società nelle more di una nuova gara d’appalto.
Ovviamente abbiamo querelato tutti i responsabili degli incresciosi accadimenti citati per i conseguenti danni morali e materiali.
Ciononostante, il SISTEMA SICUREZZA composto dai Dossi, la videosorveglianza, i sensi unici, la chiusura di tutti gli altri accessi al Consorzio che allo stato prevede un solo ingresso e una sola uscita sta dando ottimi risultati: i furti si sono abbattuti di oltre il 90% e così pure gli scarichi abusivi.